Supershoes, guida al corretto utilizzo

Le scarpe da corsa con piastra in carbonio stanno battendo ogni record mondiale (e ogni pb amatoriale!) ed offrono indubbiamente un grande vantaggio competitivo. Il problema è che, oltre a infrangere il tuo personal best, un utilizzo scorretto di queste calzature potrebbe anche infragere le tue ossa del piede… attenzione, quindi, a come e quanto le utilizzi.

Perché le super shoes sono così veloci?

Innanzitutto spieghiamo la tecnologia che c’è dietro a una “super shoes”, come viene chiamata in gergo. Tutte le scarpe da competizione di ultima generazione si caratterizzano per due caratteristiche di base:

1) un’intersuola parecchio alta (fino a 4 cm – che è il massimo consentito dal regolamento IAAF – o poco meno di 4 cm)

2) una piastra in carbonio rigida.

L’intersuola è fatta di materiali di ultima generazione, come il TPU (termopoliuretano), TPE (termopoliuretano espanso) o il PEBA (acronimo dell’inglese Polyether Block Amide). Tutti questi materiali sono molto leggeri e hanno un’elevata capacità di “restituire” l’energia espressa dall’atleta. Se, ad esempio, l’EVA (Etilvinilacetato) presente nelle più tradizionali intersuole di dailytrainer è capace di restituire dal 60 al 70% dell’energia espressa dal corridore, il TPU e il PEBA arrivano fino al 90%!

La piastra in carbonio rigida può avere diversa forma (più o meno curva, oppure piatta) e può essere posizionata o più in alto (quindi più vicina al piede) o più in basso (quindi più prossima alla suola). Il suo scopo è quello di amplificare la risposta della scarpa e farci “saltare” più lontano, aumentando la lunghezza della nostra falcata.

Rischio infortuni amplificato

Quella spinta extra può ridurre i tuoi tempi di gara, ma usare le scarpe in fibra di carbonio in modo improprio ti espone a potenziali infortuni.

Alcuni fisioterapisti stanno notando una tendenza preoccupante: sempre più pazienti con problemi ai piedi sembrano utilizzare scarpe con piastre di carbonio. Gli infortuni più ricorrenti sono: lesioni plantari, infortuni al tibiale, lesioni peroneali.

La verità è che ci sono ancora pochi studi sui possibili rischi di chi utilizza troppo spesso le scarpe con piastra di carbonio, ma un articolo pubblicato su Sports Medicine spiega in dettaglio come le scarpe possono cambiare la meccanica della corsa, e cita cinque atleti di pista che hanno tutti subito infortuni ai piedi dopo aver usato scarpe con piastre di carbonio. Puoi leggere qui l’articolo in questione: https://link.springer.com/article/10.1007/s40279-023-01818-z

Niente paura, però. L’importante è essere a conoscenza del problema e imparare a utilizzare questa tecnologia nel modo corretto.

Come funzionano realmente le Super Shoes

Potresti pensare che le super scarpe ti renderanno immediatamente più veloce, ma non è così. Quello che fanno realmente, è che ti consentono una maggiore “economia” di corsa: consumi meno ossigeno ad ogni passo, il che significa che ti affaticherai meno rapidamente.

Ciò è dovuto al modo in cui le scarpe da competizione influenzano i momenti finali di ogni passo. La fase propulsiva della corsa inizia quando qualsiasi parte del tuo piede tocca per la prima volta il suolo. Quindi inizi a spostare il peso su quel piede e un attimo dopo il tuo piede è direttamente sotto il centro di massa del tuo corpo. A quel punto, il tallone inizia a sollevarsi e il piede si stacca da terra.

La combinazione di una piastra in fibra di carbonio e di una schiuma iperreattiva agisce durante la transizione dalla posizione intermedia (quando il piede è a totale contatto col suolo) a quella terminale (quando il tendine d’Achille si appresta a contrarsi e distendersi per rilasciare energia). Piastra e intersuola super reattiva forniscono energia extra che in parte si aggiunge a quella del tuo tendine d’Achille, e in parte la sostituisce; l’energia che risparmi con quella spinta ti aiuta a mantenerti più fresco più a lungo in gara.

Ma questo funziona davvero solo se la tua tecnica di corsa è corretta. Se hai problemi di rigidità o debolezza ai muscoli estensori dell’anca o hai una mobilità limitata della caviglia, perderai in parte il vantaggio offerto dalla piastra in carbonio, e anzi la piastra potrebbe amplificare lo stress dell’impatto a terra e ripercuoterlo sulle tue ossa e articolazioni, soprattutto se atterri di tallone. Quindi: punto numero uno, cura la tecnica di corsa!

Quando le scarpe con piastra in carbonio possono farti del male

Un altro svantaggio delle super shoes è che modificano la tua biomeccanica di corsa e alcuni di questi cambiamenti meccanici si ripercuotono (e portano a squilibri muscolari) quando indossi altre scarpe (o nessuna scarpa).

Alcuni fisioterapisti stanno riscontrando che se si usano le super shoes per lunghi periodi di allenamento senza alternarle alle scarpe da running tradizionali, si smette di usare certi muscoli, i quali diventano inevitabilmente più deboli. Quando si tolgono le scarpe con piastra di carbonio, quei muscoli sono costretti a risvegliarsi, a volte in modo doloroso, a volte fino a infortunarsi. Per questo motivo, molti atleti professionisti che utilizzano le super shoes in allenamento per i loro lavori specifici in pista, terminano la seduta con qualche giro di campo sul prato, a piedi nudi, per “riattivare” i muscoli non impiegati.

Un altro rischio consiste nel fatto che la maggior parte delle super scarpe ha un alto strato di morbida schiuma. Aggiungi la piastra in carbonio che ti spinge in avanti ad ogni passo, poco supporto laterale e battistrada limitato per mantenere basso il peso della calzatura, e capisci perché queste scarpe sono poco “stabili” quando bisogna affrontare una curva o correre su terreni accidentati.

Il corretto utilizzo delle super shoes

E allora, che fare? La parola d’ordine è “parsimonia”.

Tra l’altro, il costo di una scarpa da competizione è di almeno 250 euro, e la loro capacità prestativa massima si esaurisce dopo circa 200 chilometri (oltre questa distanza puoi continuare ad usarle, ma avranno perso in reattività).

A causa della loro durata limitata e di tutti i rischi di infortuni, è bene pensare a un utilizzo intelligente e ponderato delle tue scarpe con piastra in carbonio.

Una mentalità sbagliata è quella di usare le scarpe perché ti piace l’idea di correre più veloce e avere sempre le gambe riposate (già, perché migliorando l’economia della tua corsa, le super shoes ti faranno sentire più fresco alla fine di un allenamento).

Limitale al giorno della gara e, ogni tanto ma non sempre, a qualche seduta di interval training a ritmo più veloce.

È giusto provare la scarpe in allenamento anche per prenderci confidenza, capire come funzionano, qual è la tua sensazione di stabilità/instabilità/controllo quando le hai ai piedi, ma una volta che ci hai preso confidenza, usale con parsimonia. Per compensare il possibile “indebolimento” di certi distretti muscolari, ricordati di inserire nel tuo allenamento dei momenti di jogging su un prato, a piedi nudi (2-3kg sono sufficienti), oppure cerca di camminare scalzo quando sei a casa.

Credit foto di copertina: https://runrepeat.com/

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